L’erba cipollina è una specie aromatica molto utile da tenere nell’orto oppure in vaso, davvero ottima da impiegare in cucina sia fresca che essiccata.
Di questa specie erbacea perenne si impiegano le foglie lunghe e tubolari, che possiamo scegliere di utilizzare fresche direttamente nelle ricette oppure dopo averle essiccate. Il sapore come suggerito già nel nome ricorda molto da vicino quello delle cipolle, infatti le due piante sono strette parenti, appartenenti entrambi alla famiglia delle liliacee, cui appartengono anche aglio, scalogno, asparagi e porri.
La coltivazione dell’erba cipollina è particolarmente semplice e adatta anche a terreni non molto fertili, la sua resistenza naturale agli insetti nocivi la rende anche una pianta comoda da inserire in un’ottica di coltivazione biologica, visto che richiede molto raramente l’impiego di trattamenti pesticidi. Il fatto che questa specie sia poliennale è un’ulteriore fattore di gran comodità: implica che non debba esser piantata ogni anno.
Durante l’inverno la pianta di erba cipollina sembra morire, infatti si dissecca completamente tutta la parte aerea. Non bisogna pensare però che la pianta sia morta: per reagire al freddo si rintana in dormienza, alla successiva primavera la vedremo rispuntare dal terreno e rapidamente tornerà con vigore maggiore a vegetare.
Coltivazione erba cipollina
Per cominciare una coltivazione di erba cipollina la cosa più rapida è procurarsi una piantina, che si trova facilmente in qualsiasi vivaio un po’ fornito.
Se abbiamo già disponibile una pianta esistente basterà scalzarne dal suolo un pezzo, prelevandolo completo di radici e trapiantandolo, in questo modo diamo vita a una nuova pianta in modo veramente facile e rapido.
Prima di trapiantare una piantina è importante però lavorare il terreno perché sia adatta ad accoglierla, altrimenti difficilmente si avrà successo nella coltura.
Per farlo è bene procedere con una vangatura ben profonda e curata, da effettuare minimo 10 giorni prima del trapianto.
Prima di piantare bisogna anche zappare rompendo le zolle e fertilizzare con una leggera concimazione, a base di stallatico oppure di compost ben maturo.
Infine con un rastrello dai denti in metallo andiamo ad appianare la superficie del terreno livellandola bene.
Scaviamo poi una buchetta dove mettere la piantina, per le esigenze di una famiglia dovrebbe bastare una singola pianta di erba cipollina, visto che il suo uso come aromatica è modesto: le foglie hanno un sapore forte e anche solo un pizzico può essere utile per insaporire un piatto.
Irrigazione e concimazione
Il bello dell’erba cipollina è la sua grande semplicità di coltivazione, non servono grandi accorgimenti per mantenerla sana. Si irriga raramente, sempre con poca acqua e senza creare ristagni.
Se effettuiamo una copertura di pacciamatura, che possiamo fare gratis con semplicissima paglia, risparmiamo molto lavoro: sia perché possiamo bagnare meno spesso che perché cresceranno meno erbacce infestanti indesiderate.
Come tutte le colture annuali è bene rinnovare la concimazione una volta ogni anno oppure ogni due anni, spargiamo stallatico in pellet ( qui una delle qualità ecologiche migliori) oppure compost maturo e zappettiamo nel terreno leggermente, di solito è un lavoro che si svolge prima dell’inverno.
Raccogliere e seccare l’erba cipollina
Il modo migliore per utilizzare in cucina l’erba cipollina è senza dubbio quello di utilizzare le foglie fresche, appena raccolte.
Prelevarle dalla pianta è semplicissimo, basta recedere con una cesoia o un coltello alla radice il tubicino fogliare.
Dopo il raccolto andiamo a tagliuzzare fine l’erba, magari con una mezzaluna, e possiamo poi spargerla sminuzzata direttamente sui piatti.
L’accortezza importante è ovviamente non defogliare completamente, ma raccogliere sempre e solo una parte delle foglie, in modo di non impoverire troppo la fotosintesi dell’organismo vegetale.
L’essiccazione delle foglie è il modo migliore per averle da utilizzare anche nel periodo invernale e poterle tenere in dispensa.
Non dobbiamo seccarle al sole, come alcuni erroneamente ritengono, ma piuttosto utilizzare un essiccatore che massimizza la conservazione dell’aroma.
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