Coltivare carciofi e guida per creare una carciofaia nel proprio orto. I carciofi sono ortaggi buoni e leggeri, dal sapore amarognolo, adatti per moltissime ricette . Presentano importanti proprietà depurative per l’organismo.
Vale la pena coltivare carciofi? La risposta è sicuramente sì: anche perché il carciofo non deve essere coltivato annualmente, dal momento che è una pianta perenne , che in estate può entrare in uno stato di dormienza per poi riattivarsi negli altri periodi dell’anno.
Tuttavia, se parliamo di coltivazione dei carciofi non possiamo non sottolineare il fatto che coltivare e gestire la pianta del carciofo richiede particolare impegno e dedizione. Ma niente paura: in questo articolo ti offriamo tutte le informazioni principali su come fare per piantare carciofi e ottenere buoni risultati.
Carciofi coltivazione: clima e terreno adatti
Il carciofo è una pianta che richiede un PH del terreno tra 6 e 6.5. Il suolo ideale per coltivare carciofi è sciolto e drenante. La terra deve essere curata in modo tale da mantenere un buon livello di umidità: in caso di siccità, la pianta potrebbe entrare in dormienza anticipata.
Inoltre, è molto importante evitare la formazione di ristagni idrici, che potrebbero portare allo sviluppo di malattie fungine e marciumi.
Il clima adatto per i carciofi è mite. Troppi sbalzi di temperatura e inverni troppo freddi porterebbero la pianta a danneggiarsi. Inoltre, conviene posizionarla in modo tale che abbia un’esposizione solare ottimale.
Coltivare carciofi: preparazione del terreno
Carciofaia è il termine con cui si descrive una piantagione di carciofi. Per realizzarla bisogna preparare il terreno al meglio:
- Lavorare la terra con una vangatura profonda (anche di 40-50 centimetri) e accurata. In caso di terreni pesanti, vangare più di una volta.
- Predisporre una concimazione di fondo . In caso di coltivazione biologica, vanno bene il compost o il letame maturo. La concimazione deve essere abbondante, perché la pianta dura molti anni: per esempio, per quanto concerne il letame ne servono circa 5 Kg per ogni metro quadrato di campo.
- Per evitare ristagni, se il terreno non drena in modo adeguato è possibile fare delle aiuole rialzate (carciofaia a baulature).
Come piantare i carciofi nell’orto
Quando si piantano i carciofi? La semina può essere fatta da febbraio a marzo all’interno di un semenzaio fai da te protetto. A maggio, potrà poi essere fatto il trapianto delle piantine di carciofo. Al momento del trapianto, la terra va irrigata in modo abbondante, e per le prime due settimane occorre continuare ad annaffiare con regolarità.
Se invece si vuole mettere le piantine direttamente a dimora in campo, la semina si effettua ad aprile o a maggio, a seconda della zona climatica.
Nel periodo marzo-aprile oppure nel periodo settembre-ottobre, i polloni del carciofo, che sono chiamati carducci, possono essere usati per creare nuove piante propagando la carciofaia.
I carducci sono dei germogli che possono essere prelevati alla base della pianta di carciofo. Si prelevano tagliandoli con la rispettiva porzione di radice, scegliendo quelli che hanno le seguenti caratteristiche:
- dispongono almeno 4-5 foglie
- sono lunghi almeno 25-40 centimetri.
Tra luglio e agosto, durante il periodo della dormienza estiva, è possibile riprodurre nuove piante di carciofi sfruttando gli ovuli, che possono essere ottenuti nel corso dell’operazione di dicioccatura. Piantare gli ovuli richiede di:
- smuovere il suolo
- concimare in modo abbondante
- posizionare l’ovulo nel terreno a 4 centimetri di profondità.
Degno di menzione anche il fatto che i carciofi sono piante che chiedono abbastanza spazio: nell’orto le file delle piante devono essere distanti 1-2 metri tra loro, e lungo ogni fila le piante devono essere distanti tra loro di almeno 1 metro. Questo per due ragioni: sia per rispettare le dimensioni della pianta, sia perché la pianta dura più anni, e dunque bisogna organizzare lo spazio per protrarre la carciofaia nel corso del tempo.
Carciofi coltivazione: come gestire la carciofaia
La carciofaia può vivere anche per 12 anni, ma bisogna controllare anno per anno se presenta eventuali malattie fungine, e quindi scegliere volta per volta se continuare a tenerla oppure spostare la coltura dei carciofi in un’altra area dell’orto.
La durata ideale di una carciofaia è di 4-5 anni, per poi piantare nuovi carciofi in un altro spazio. In questo modo si prevengono patologie e parassiti.
Il carciofo entra in dormienza in estate, a causa di siccità e/o troppo caldo. La pianta è “sveglia” infatti durante i periodi freschi: il carciofo è anche un ottimo ortaggio invernale, purché il clima non sia eccessivamente rigido.
Nel periodo di dormienza estiva, il suolo può restare asciutto, senza conseguenze. Al contrario, quando le piante sono “sveglie” è importante irrigarle periodicamente. Inoltre, per “svegliare” il carciofo anticipatamente è possibile procedere con l’irrigazione estiva, in modo da anticipare anche la produzione degli ortaggi.
I carciofi devono essere protetti dal freddo: la pianta soffre in caso di gelate. Quindi, è sempre utile eseguire la pacciamatura del loro terreno quando fa molto freddo: in questo modo le radici saranno al caldo. Meglio evitare, però, pacciamature troppo umide, al fine di scongiurare marciumi e lo sviluppo di eventuali malattie fungine.
Potatura del carciofo
Il carciofo non va potato nel senso stretto del termine, perché non è particolarmente strutturato. Tuttavia, è sempre importante rimuovere alcune parti al fine di ottenere una produzione di buona qualità.
I lavori di “potatura” sul carciofo si chiamano dicioccatura e scarducciatura. Queste operazioni si eseguono nell’anno successivo alla semina o al trapianto, quando iniziano a comparire nuovi germogli e steli sulla radice. Per evitare di avere fiori di piccole dimensioni, occorre tagliare con un coltello i germogli in eccesso.
I germogli da staccare si possono togliere prima che si aprano (in questo caso si tratta di ovuli), oppure quando presentano già qualche foglia (in questo caso si chiamano carducci).
Tali germogli possono essere coltivati a parte. La coltivazione degli ovuli richiede meno irrigazioni, quella dei carducci però fa sviluppare le piante ottenute più in fretta. Per capire come e quando procedere, invitiamo a leggere il paragrafo dedicato a come piantare carciofi nell’orto.
Raccolta del carciofo
La stagione dei carciofi, ovvero il periodo dei carciofi che riguarda la raccolta può variare:
- Per le varietà di carciofo primaverili, la raccolta avviene da febbraio a tutta la primavera.
- Per le varietà di carciofo autunnali, la raccolta può avvenire da settembre a ottobre.
Come capire se il carciofo è pronto per essere raccolto? Quando ha le dimensioni giuste e le punte ancora chiuse. Se lo si lascia invecchiare sulla pianta, diventa sempre più duro e infine appassisce.
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