I pannolini lavabili sono un’alternativa ai pannolini tradizionali, ed essendo riutilizzabili offrono vantaggi notevoli dal punto di vista del risparmio economico. In questo articolo intendiamo offrire consigli utili su come utilizzarli e lavarli nel migliore dei modi.
Pannolini lavabili come funzionano dopo l’acquisto
Una volta acquistati ( consulta la guida ai migliori prezzi dei pannolini lavabili ), i pannolini riutilizzabili realizzati con materiali naturali, vanno lavati 2 volte prima dell’utilizzo, anche senza detersivo. La procedura in questione serve a rimuovere i residui di lavorazione e a rendere il tessuto dei pannolini più assorbente. Il secondo lavaggio può essere fatto anche senza attendere che i pannolini si asciughino dopo il primo lavaggio.
Precisiamo che il massimo dell’assorbenza del pannolino verrà comunque raggiunto dopo 8-10 lavaggi.
Per quanto riguarda i pannolini in tessuto tecnico (sintetico), devono invece essere lavati 1 volta prima di usarli per la prima volta, allo scopo di renderli più morbidi e assorbenti.
Come conservarli dopo l’uso prima di lavarli
Prima di effettuare il lavaggio, la conservazione del pannolino può essere fatta benissimo a secco. Se si prevede il lavaggio del pannolino a breve, metterlo in ammollo per eliminare lo sporco può rivelarsi utile, ma è meglio evitare l’ammollo per tempi prolungati: farebbe penetrare odori cattivi nelle microfibre e favorirebbe il proliferare dei batteri.
Come conservare i pannolini sporchi a secco? È sufficiente metterli in un bidone col coperchio, non prima di aver sparso un po’ di bicarbonato di sodio sul fondo del bidone per attenuare i cattivi odori.
Subito dopo il cambio, se il bimbo ha fatto solo urina è sufficiente mettere il pannolino direttamente nel bidone. Ma prima bisogna staccare gli eventuali inserti, e se la mutandina non è sporca può essere riutilizzata dopo averla fatta asciugare.
Nel caso di feci, conviene buttare i residui solidi nel water e dare al pannolino una sciacquata grossolana, usando solo acqua fredda (l’acqua calda fissa le macchie). Con i pannolini con tessuto naturale, si può anche pretrattare con del sapone di Marsiglia. Nel caso di un pannolino con tessuto sintetico è meglio evitare quest’ultima operazione, per evitare che venga cerato e quindi diventi inutilizzabile.
Come lavare i pannolini lavabili
Il lavaggio dei pannolini lavabili può essere fatto nel modo seguente:
- Lavando abitualmente a 40-50 gradi;
- Ogni tanto lavando a 60 gradi, per rimuovere più efficacemente la carica batterica;
- Usando un detersivo delicato, meglio se biologico, in polvere o liquido, senza fosfati e senza troppi additivi chimici;
- Evitando di usare le scaglie di sapone, che potrebbero rovinarli;
- Evitando l’uso dell’ammorbidente, della candeggina o altri disinfettanti, che potrebbero rimanere sulle fibre e quindi restare a contatto con la pelle del bimbo;
- Unendo al detersivo del percarbonato di sodio (nella quantità di circa un cucchiaio) allo scopo di smacchiare e igienizzare (in questo caso conviene lavare almeno a 50 gradi). Il percarbonato non ha effetti nocivi sull’uomo e sull’ambiente.
- Seguendo anche le specifiche istruzioni di lavaggio riportate sulla confezione di ciascun tipo di pannolino lavabile.
Come asciugarli
Una volta lavati, è meglio asciugare i pannolini lavabili al sole, perché i raggi solari sono anche igienizzanti e smacchianti (aiutano a rimuovere eventuali aloni). I pannolini in fibre naturali tendono a indurirsi se lasciati al sole, ma basta stropicciarli un po’ tra le mani per farli tornare flessibili e morbidi.
L’asciugatura in asciugatrice, accorcerà la “vita” dei pannolini. Anche per tale motivo, se si sceglie di asciugarli in questo modo è bene attenersi alle indicazioni sulla confezione di ciascun tipo di pannolino lavabile.
Nel caso di pannolini lavabili in PUL (un tipo di tessuto ecologico), va ricordato che questo materiale è nemico del calore, e quindi a furia di asciugarlo in asciugatrice si rovinerà molto più rapidamente. I pannolini lavabili più resistenti all’asciugatrice sono invece quelli con tessuti sintetici.
I pannolini lavabili possono anche essere asciugati vicino ai termosifoni, ma se si tratta di pannolini in PUL è meglio non avvicinarli troppo alla fonte di calore, per evitare che si rovinino in fretta.
Cosa fare in caso di cattivi odori improvvisi
A volte può succedere che il bambino indossi un pannolino lavato e profumato, ma che emana un odore tremendo subito dopo che il piccolo urina. Questo può avvenire per due motivi diversi.
Di seguito, l’eventuale causa e la spiegazione su come risolvere il problema:
- Il cattivo odore improvviso può dipendere dall’urina, quando ha una composizione chimica diversa a causa del cambio di alimentazione del bimbo o dal suo processo di dentizione (sviluppo dei denti) in corso. In questo caso, basta lavare il pannolino a 60 gradi usando anche il percarbonato di sodio, e asciugare il pannolino preferibilmente al sole (per una maggiore efficacia nella risoluzione del problema).
- Il cattivo odore può dipendere anche da un accumulo di detersivo nelle fibre. I residui di detersivo possono infatti inglobare l’urina residua, e con il tempo emanare un odore nauseabondo. In questo caso, il cattivo odore improvviso può scatenarsi non solo quando il bambino urina nuovamente, ma anche con il semplice traspirare della pelle del piccolo. Per risolvere l’inconveniente, è bene effettuare lo stripping: lavare il pannolino per tre volte di fila a 60 gradi, e nel primo lavaggio usare detersivo e percarbonato di sodio, mentre nel secondo e nel terzo non usando nessun prodotto. L’obiettivo è quello di eliminare ogni residuo.
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