Aloe arborescens coltivazione in vaso e all’aperto della pianta con forti poteri rigeneranti e ornamentale.
L’aloe arborescens è una pianta che viene apprezzata per le sue proprietà curative, che sono molto benefiche per il nostro corpo e la nostra pelle.
Si tratta di un vegetale perenne , ed è conosciuto e apprezzato da tempi antichi.
Ha anche qualità ornamentali, ed è perfetta per abbellire un giardino, ma anche la stanza di un appartamento.
Può raggiungere un’altezza fino a 4 metri circa, e tende ad espandersi orizzontalmente. Le sue foglie sono lunghe e spinose, e possono raggiungere una lunghezza di circa 50 centimetri. I suoi fiori sono di colore rosso.
Il vegetale in questione ha origini africane, ma non solo: in generale, proviene da regioni desertiche, anche se al giorno d’oggi si può trovare praticamente in tutte le aree del mondo. In Italia la pianta si trova soprattutto lungo le coste.
Precisiamo che questa pianta può adattarsi a molte condizioni, resiste bene anche a climi molto caldi, ma teme il freddo eccessivo e continuo.
Coltivare aloe arborescens si rivela essere un’operazione non molto complessa, anche perché la pianta non richiede moltissime attenzioni, sebbene quel minimo richiesto le vada concesso; solo in questo modo potrà continuare ad essere bella d’aspetto, sana per lungo tempo ed offrire un gel di buona qualità dalle sue foglie.
La pianta di aloe qui considerata può essere coltivata sia in vaso che all’aperto.
Fa parte della famiglia delle aloacee, proprio come la pianta di aloe vera, la quale non va confusa con essa, trattandosi di vegetali distinti, anche nell’aspetto.
Come coltivare l aloe arborescens? In questo articolo offriamo tutte le principali informazioni da conoscere per poter procedere.
Aloe arborescens coltivazione in vaso e all’aperto
Coltivare aloe arborescens è possibile sia in vaso che all’aperto, quindi in casa o in giardino. Ovviamente, se il clima della zona in cui la pianta viene coltivata è particolare rigido in inverno, è consigliabile coltivarla in casa, all’interno di un vaso.
Per iniziare la coltivazione, ci sono due strade: per seme o per moltiplicazione per talea.
La moltiplicazione per semina è un processo lento, e poco usato.
La moltiplicazione per talea è invece molto semplice , e tende ad essere più veloce. Che cos’è la talea? Non è altro che un “ramo” da staccare dalla radice della pianta principale facendo un taglio netto, oppure staccandolo con le mani, se la talea in questione non è molto grande.
L’operazione di moltiplicazione per talea può essere eseguita in tarda primavera. Le talee appena tagliate vanno lasciate all’aria per una settimana (in un luogo arieggiato e ombreggiato), così da far fuoriuscire il lattice.
Il lattice, se non espulso, potrebbe infatti impedire la radicazione della talea.
Come coltivare l’aloe vera indoor
La pianta di aloe arborescens ha conquistato molti giardinieri alle prime armi grazie alla sua resitenza e tolleranza alle annaffiature poco frequenti . Per mantenerlo sano, puoi piantare l’aloe in un vaso di terracotta con terra ben drenata.
Il migliore terreno di coltivazione è composto da parti uguali di sabbia e terriccio. Si può utilizzare e acquistare uno speciale mix di terriccio per piante succulente . La terracotta si asciuga anche più velocemente di altri contenitori di plastica o smaltati.
Rinvasa l’aloe se il peso della pianta provoca il ribaltamento, ma altrimenti non preoccuparti di dargli molto spazio. Questa pianta prospera in condizioni confortevoli.
Metti l’aloe in un luogo luminoso e soleggiato. Altrimenti andrà in letargo e smetterà di crescere. Innaffia abbondantemente la pianta circa una volta ogni due settimane, aspettando che il terreno si asciughi completamente.
Poiché si tratta di una specie del deserto, mantenere il terriccio troppo umido farà marcire le radici. Foglie flosce o marroni segnalano anche che hai esagerato con l’H20.
Se lo desideri, puoi spostare la tua pianta in vaso all’aperto per l’estate, ma non esporla subito alla luce diretta del sole. Posizionala gradualmente in un punto più luminoso nel corso dei giorni per evitare la sovraesposizione.
Preparazione del terreno per la coltivazione aloe arborescens
Come si prepara il terreno per la coltivazione? Da questo punto di vista, va tenuto conto che la pianta predilige un terreno sabbioso, drenante, e non troppo ricco di sostanze organiche.
Per preparare un buon terreno per la talea dell’aloe arborescens possiamo procedere tenendo in considerazione che esistono almeno tre possibilità:
- Aspettare che la talea cresca in vaso e attecchisca, per poi metterla in un vaso più capiente.
- Aspettare che la talea cresca in vaso e attecchisca per poi piantarla in un terreno all’aperto, per esempio in giardino.
- Preparare il terreno per la talea direttamente in giardino, scavando un’apposita buca.
Per la preparazione del terreno della talea di aloe arborescens, è possibile utilizzare sabbia di fiume e terriccio, meglio se in un rapporto 3:1 (3 parti di sabbia e 1 di terriccio). La sabbia aiuterà il terreno a risultare più drenante.
La talea di aloe arborescens radica con molta facilità, e non necessita di essere bagnata spesso. Va però tenuto conto che la pianta può radicare nel giro di 2-3 mesi o anche più, a seconda del clima. Quindi bisogna avere pazienza.
Una volta attecchita, la pianta potrà essere rinvasata, oppure spostata nel terreno del giardino all’aperto.
Maggiori informazioni su terreno, annaffiature, eventuali rinvasi, concimazione, potatura, raccolta delle foglie e possibili problemi della pianta nei paragrafi successivi.
L’ideale per preparare un buon terreno per coltivare aloe arborescens è:
- Ottenere un terreno misto composto da 3 parti di sabbia di fiume e 1 di terriccio.
- Aggiungere eventualmente del materiale drenante, per esempio la pietra pomice oppure il lapillo vulcanico.
- In fondo al vaso oppure alla buca del terreno in giardino, depositare della ghiaia, dei pezzi di coccio, oppure un po’ di argilla espansa (due dita di questo materiale sono sufficienti).
Così facendo, ovvero procedendo secondo le indicazioni appena elencate, si eviteranno eventuali marciumi radicali, perché il drenaggio dell’acqua risulterà ottimale, impedendo i ristagni idrici.
Annaffiature dell’aloe arborescens
Nel coltivare aloe arborescens bisogna tener presente che i ristagni idrici sono un pericolo per questa pianta. Al contrario, la pianta in questione tollera molto bene la siccità.
Ecco perché la pianta non va annaffiata spesso. Inoltre, se coltivata in vaso è meglio non utilizzare i sottovasi.
Per quanto riguarda il periodo estivo, il terreno dell’aloe arborescens va irrigato con più costanza. L’irrigazione può essere eseguita anche 1-2 volte a settimana, cercando di non bagnare le foglie al fine di evitare pericolosi marciumi.
Con l’arrivo dell’autunno, le annaffiature vanno diminuite gradualmente, fino a sospenderle completamente per tutto l’inverno.
Con l’arrivo della primavera, le annaffiature possono riprendere, ma sempre in maniera graduale. Saranno via via più frequenti con l’avvicinarsi dell’estate. Nella stagione calda le irrigazioni dell’aloe arborescens vanno eseguite con maggiore costanza.
Conviene inoltre non irrigare la pianta per un periodo di 7-8 giorni prima della raccolta delle foglie. Questa pratica permette di mantenere ben concentrati i principi attivi contenuti nel gel di tali foglie.
Rinvaso dell’aloe arborescens
Nel coltivare aloe arborescens in vaso, bisogna tener presente che la pianta andrebbe rinvasata ogni anno, in primavera, aumentando ogni volta, in modo graduale, le dimensioni del vaso.
La pianta in questione non ha un apparato radicale particolarmente profondo, per cui è meglio scegliere un vaso più largo che lungo, e con dei fori di drenaggio per impedire i ristagni idrici.
Concimazione e potatura
La coltivazione dell’aloe arborescens non richiede chissà quante attenzioni. Anche perché la pianta non va neppure potata: semplicemente, è bene eliminare le foglie secche quando si manifestano, per evitare che possano diventare veicolo di malattie. Al fine di evitare possibili infezioni ai tessuti interni dell’aloe arborescens, è preferibile tagliare le foglie secche con un attrezzo pulito e ben disinfettato.
Per coltivare aloe arborescens, va detto che il vegetale in questione non necessita neppure di essere concimato.
Raccolta delle foglie di aloe arborescens
Come già spiegato in precedenza, la pratica del coltivare aloe arborescens è molto utile per via delle foglie di questa pianta, che hanno delle straordinarie proprietà benefiche.
Tra l’altro, le foglie dell’aloe arborescens producono meno gel della pianta di aloe vera, ma i due tipi di gel hanno gli stessi benefici, solo che le proprietà del gel dell’aloe arborescens sono più concentrate.
Le foglie dell’aloe arborescens hanno proprietà cicatrizzanti, disintossicanti, antimicrobiche, antisettiche, antibiotiche, astringenti, immuno-stimolanti, benefiche per il sistema nervoso e per l’apparato gastro-intestinale. Il gel al loro interno viene applicato sulla pelle, può idratare, attenuare l’acne, e recare sollievo in caso di scottature e punture di insetti.
Una volta che la pianta ha raggiunto la maturità, sarà possibile iniziare a raccogliere le sue foglie per i benefit che possono apportare al nostro organismo e alla nostra pelle appena descritti.
Quando si effettua la raccolta delle foglie, conviene incominciare sempre con quelle più mature e aspettare che quelle giovani maturino a loro volta.
Aloe arborescens coltivazione: i possibili problemi
Nel coltivare aloe arborescens si possono incontrare alcuni problemi. Per esempio:
- Foglie che perdono screziature: se le foglie iniziano a diventare completamente verdi significa che non ricevono un’adeguata illuminazione. La conseguenza di ciò è che converrebbe spostare la pianta in una zona più soleggiata.
- Foglie che iniziano a diventare gialle e presentare macchie gialle e marroni: in seguito a tali manifestazioni, le foglie si accartocciano e poi cadono. Nella pagina inferiore della foglia probabilmente si presentano anche delle piccole ragnatele, dovute alla presenza di un ragnetto rosso. Si tratta di un acaro fastidioso e dannoso. Per risolvere il problema è possibile effettuare delle nebulizzazioni alla chioma della pianta, dal momento che la mancanza di umidità favorisce la presenza di questo parassita. Eventualmente, si può anche usare un insetticida fatto in casa a base di aglio per liberarsi di questi esserini, o in alternativa utilizzare l’olio di neen (che ha anche funzioni antiparassitarie). Oppure, se la pianta di aloe non è molto grande, per liberarla dal ragnetto rosso è anche possibile pulire le foglie in modo meccanico, usando cioè un batuffolo di cotone. Tale batuffolo va bagnato e insaponato, e passato sulle foglie della pianta. Successivamente, la pianta in questione dovrà essere sciacquata accuratamente per rimuovere ogni traccia di sapone.
Per sopravvivere la pianta di aloe dovrebbe essere tenuta al riparo dal gelo continuo. Anche in inverno dovrebbe stare in un luogo non eccessivamente freddo. Se l’ambiente in cui si vive è particolarmente rigido nei periodi invernali è consigliabile coltivare aloe arborescens in casa , usando un vaso.
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