Ecco i nostri suggerimenti sulla coltivazione di pomodori nel tuo orto.
I pomodori sono tra gli ortaggi più piacevoli da coltivare nell’orto. Le piante di questi frutti si possono gestire con facilità, e garantiscono dei raccolti abbondanti. In questo articolo intendiamo spiegarti come coltivare pomodori , illustrandoti i vari passaggi da eseguire, tra: semina, concimazione, irrigazione, potatura e raccolto.
Come coltivare i pomodori: terreno e clima adatto
Quando si piantano i pomodori nell’orto? Tra aprile e maggio, a meno che non si piantino in serra. Le piante e i frutti di pomodoro amano il caldo, e temono il freddo.
Il clima ideale per seminarli è di poco superiore a 20 gradi, ma ciò che è più importante, è che la temperatura non scenda mai oltre i 12 gradi. Inoltre, la presenza del sole è fondamentale affinché la pianta possa garantire i frutti desiderati.
Se per quanto concerne il clima sono molto esigenti, per quanto riguarda il terreno non hanno particolari preferenze, riuscendosi ad adattare al meglio su diversi tipi di suolo. Per coltivare pomodori è importante che la terra sia sufficientemente fertile: in tal senso, effettuare una buona concimazione di fondo per le piantagioni dei pomodori è un’ottima idea.
Per prepararsi alla coltivazione dei pomodori, bisogna quindi individuare una zona dell’orto ben esposta alla luce solare. Successivamente, tale zona andrà arricchita di sostanze nutrienti. Come procedere? Bisognerà usare il giusto concime, come ad esempio il letame maturo (circa 2,5 Kg per metro quadro) che andrà interrato in autunno per l’anno seguente.
Semina pomodori
Per seminare i pomodori ci sono due possibilità:
- Semina in campo: se si desidera evitare di spostare la pianta dal semenzaio per poi trapiantarla, i semi possono essere messi direttamente nella zona dell’orto appositamente preparata, sia all’aperto che in serra. Per accogliere i semi, il terreno dovrà disporre di un letto di semina livellato, nel quale poter interrare i vari semi a poca profondità (mezzo centimetro circa).
- Semina in semenzaio: in questo caso si ha la possibilità di anticipare i tempi di semina. Inoltre, trapiantare piantine che sono già nate evita che vengano lasciati degli spazi vuoti nell’orto, qualora alcuni semi non dovessero germogliare. Per coltivarli con il semenzaio, si possono usare dei vasetti o altri contenitori, da riempire con del terriccio. Il seme va posto sulla superficie, per poi essere coperto con un velo di terreno, e infine premendo il terriccio con le dita per compattarlo leggermente.
Sia che si semini all’aperto, che lo si faccia in semenzaio, o in una serra bisogna sempre ricordarsi di bagnare subito il terreno, e irrigarlo regolarmente ogni giorno. Le piantine germoglieranno in due settimane, e fino ad allora è fondamentale non farle mancare mai l’acqua.
Se si è scelto di coltivare in semenzaio, quando le piante avranno raggiunto un’altezza di circa 5 centimetri andranno rinvasate all’interno di contenitori con un diametro di circa 7 centimetri, così da permetterne il corretto sviluppo.
Qui alcuni dei semi di pomodoro migliori commercializzati:
- Pomodoro San Marzano 200 semi ad alta germinabilità
- Kit Di Giardinaggio Di Pomodori – 14 Varietà Di Piante
- Semi ciliegino di Pachino
- Pomodoro cuore di bue semi .
Semina anticipata
La semina dei pomodori può anche essere anticipata di qualche mese, rispetto al periodo di aprile o maggio, se viene effettuata all’interno di un semenzaio. Anticipare la semina è molto conveniente, perché in questo modo il raccolto aumenta.
Una volta che la piantina del semenzaio sarà cresciuta, e la temperatura si manterrà stabilmente sopra i 10-12 gradi tutti i giorni, allora sarà possibile trapiantarla nell’orto.
Coltivazione del pomodoro: come eseguire il trapianto
Una volta raggiunti i 15 centimetri di altezza, o sviluppato almeno 4 foglie, le piantine di pomodoro del semenzaio potranno essere trapiantate nell’orto. Bisogna però assicurarsi che la temperatura non scenda sotto i 10-12 gradi nemmeno di notte, al fine di garantirne la sopravvivenza.
Vanno estratte dal contenitore, e quindi posizionate all’interno di buchette, le quali devono essere distanti tra loro di circa 50 cm sulla stessa fila, e di circa 75 cm tra le varie file. Le piante vanno inserite nelle buche mantenendo la superficie del pane di terra (il terriccio che resta attaccato alle piantine rimosse dal contenitore) allo stesso livello del suolo. A questo punto, occorre comprimere la terra leggermente, e subito dopo bagnare il terreno.
Irrigazione, tutori e potatura
Le cure di cui necessitano i pomodori nell’orto sono poche, ma fondamentali. Per la corretta coltivazione pomodori, bisogna irrigare le piante con regolarità, aumentando la frequenza nei periodi maggiormente caldi.
Per favorire una maggiore produttività alle piante, è utile potarle, eliminando in modo manuale i germogli che nascono sull’asticella delle loro foglie (tra il fusto e i rami laterali).
Inoltre, le piante vanno sorrette con l’ausilio di tutori: essendo piante rampicanti necessitano di essere fissate su appositi sostegni a mano a mano che crescono, legandole con della rafia naturale.
Concimazione pomodori
Concimare i pomodori anche a coltura in atto, è una valida idea specialmente nel caso di terreni piuttosto poveri di sostanze nutritive. In commercio esistono diversi prodotti utili alla concimazione di pomodori ( qui puoi trovare ciò che ti serve ). Non bisogna dimenticare però che un eccesso di concimazione può essere dannoso per la piantagione proprio quanto le carenze. Bisogna valutare bene se concimare nuovamente, osservando le piante:
- Se le foglie hanno un colore verde pallido e il fusto cresce in modo limitato, le piante hanno bisogno di più azoto;
- Quando le foglie sono violacee e piccole, al terreno serve più fosforo;
- Se compare un imbrunimento sui bordi delle foglie, è necessario un concime con potassio;
- Le foglie ingialliscono e le nervature interne rimangono verdi? È richiesto un concime con magnesio;
- Se i frutti della pianta hanno il tipico marciume apicale, al terreno serve più calcio. Questo si può verificare anche quando i pomodorini non si sviluppano ulteriormente.
Coltivazione pomodori in serra
Le piante di pomodoro coltivate in serra invece che all’aperto, si mantengono più protette dalle basse temperature, e permettono di ottenere due raccolti all’anno. All’interno della serra possono ricevere tutto il sole di cui hanno bisogno, tuttavia se si piantano di inverno è possibile installare delle lampade HID oppure a scarica di gas per accelerare il processo della loro crescita. In alternativa, si possono utilizzare anche delle lampade fluorescenti, meno efficaci ma più economiche.
Anche se sono al riparo, le piantagioni di pomodoro in serra possono comunque sviluppare dei problemi nei periodi invernali, cioè danni da freddo: le foglie possono diventare rosse oppure scurirsi. In questo caso, è possibile coprire la serra con un telo supplementare, per assicurare più calore. Un altro possibile danno da freddo è lo scatolamento: il frutto ha una forma non più regolare, e al suo interno è quasi vuoto e con pochi semi. In quest’ultimo caso, si potrà utilizzare del concime a base di azoto per arricchire il terreno.
Coltivazione pomodori in vaso
Coltivare la pianta del pomodoro in vaso è un ottimo modo per avere un vantaggio sulla stagione del giardinaggio. Non solo ottieni un raccolto anticipato, ma puoi anche coltivare i pomodori in contenitori più piccoli per poi trapiantare nel terreno le piante giovani.
Quando si coltivano pomodori in vaso, è importante scegliere un vaso che sia abbastanza grande da ospitare le dimensioni della pianta. Si raccomanda un vaso profondo almeno 30 cm e largo 45 centimetri. Se stai usando un vaso più profondo di 30 centimetri, assicurati di usare un mix di terreno che drena bene, altrimenti le radici della pianta di pomodoro si inzupperanno d’acqua compromettendola.
Oltre a scegliere la dimensione giusta del vaso, è anche importante selezionare una varietà di pomodoro che crescerà in vaso. A nostro avviso, le varietà più indicate sono quelle che producono pomodorini, come il ciliegino, datterino, piccadilly e i pomodorini neri. Sono varietà rustiche, più resistenti a disattenzioni durante la coltivazione, ai parassiti e alle avversità atmosferiche.
Come si raccolgono i pomodori
I primi frutti della pianta di pomodoro saranno maturi dopo due mesi circa dal trapianto nell’orto. Si raccolgono a mano, afferrandoli e ruotandoli leggermente fino a staccarli.
Difendere le coltivazioni di pomodori dai parassiti
Le piante dei pomodori possono essere soggette ad attacchi da parte di parassiti, muffe e altre problematiche. Affinché il raccolto non venga rovinato da eventuali problemi e malattie dei pomodori , è sempre importante osservare le nostre piante in orto ed essere attenti ai primi segnali di sofferenza della pianta.
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