Tra le varie piante perenni aromatiche una delle più caratteristiche della macchia mediterranea è senza dubbio l’origano , specie che si distingue anche per le umili pretese che ha nei confronti del suolo, adattandosi a terreni poveri di sostanze nutritive e persino aridi.
Coltivare origano è abbastanza semplice e possiamo farlo anche usando metodi naturali ed ecologici, scopriamo insieme come farlo nel migliore dei modi, grazie anche ai suggerimenti di Matteo Cereda, autore di Orto Da Coltivare, che ha scritto una bella guida su come coltivare l’origano .
Si tratta di una pianta erbacea perenne , ovvero una coltura che non deve esser seminata tutti gli anni ma che si mantiene a lungo dove la piantiamo. Possiamo farlo in pieno campo, realizzando magari un’aiuola di aromi nel nostro orto, ma anche in vaso, per avere origano sempre a disposizione sul terrazzo oppure anche sul davanzale di una finestra.
Dal punto di vista del clima questa pianta è adattabile e mediamente resistente al gelo, ma se vogliamo un buon risultato in termini di profumo serve tenerla in piena esposizione al sole. Prima di piantare è importante lavorare parecchio il terreno, assicurandoci che sia morbido e drenante.
Come si pianta la pianta aromatica dell’origano
L’ideale per ottenere subito una piantina sarebbe prelevare una porzione di pianta esistente, con tanto di radici e trapiantarla nel nostro orto o all’interno del vaso in cui vogliamo tenerla.
Se questo non è possibile possiamo sia fare una moltiplicazione mediante talea, procurandoci un rametto di origano, che seminare in vasetti per ottenere piantine.
Ovviamente abbiamo anche la possibilità di comprare una pianta già pronta in qualsiasi vivaio, soluzione adatta ai più pigri.
Il periodo giusto per la semina è il mese di marzo, mentre il trapianto meglio farlo a partire da aprile, curando che il clima non sia troppo freddo.
La pianta deve esser messa nel terreno lavorato, come già spiegato in precedenza, scavando una piccola buchetta in cui inserirla e curando di metterla ben eretta. Dopo aver piantato dobbiamo irrigare, accortezza da avere anche per tutto il primo mese di coltivazione.
Coltivazione origano
Le operazioni da effettuare per coltivare l’origano sono pochissime, per questo si adatta a coltivazioni anche da parte di chi non ha molto tempo da dedicare all’orto.
L’irrigazione salvo annate di particolare aridità non serve se l’aromatica viene coltivata in piena terra. Quando si coltiva in vaso invece è necessario bagnare con regolarità.
La concimazione si può fare occasionalmente, non oltre una volta all’anno, con stallatico pellettato da zappettare nella parte superiore del terreno.
Come insetti non vi sono parassiti particolarmente nocivi e a patto di evitare eccessi di umidità sarà difficile anche incappare in malattie, per questo la specie si presta alla coltivazione biologica, senza dover usare mai insetticidi o altri fitosanitari realizzati da sintesi chimica.
Se coltivate origano nell’Italia settentrionale durante il periodo più freddo dell’inverno può valer la pena riparare la pianta, allo scopo va benissimo usare del tessuto non tessuto, chi coltiva dentro a un vaso avrà il compito ancora più facile perché basterà traslocare la pianta in un luogo riparato.
Utilizzo della spezia
L’origano si usa impiegando a piacere le foglie in cucina ma anche i fiori hanno lo stesso buonissimo profumo. Si può prelevare foglie e infiorescenze in qualunque momento di vita della pianta, ovviamente non si deve pelare completamente il cespuglio per non mettere in difficoltà la sua sopravvivenza, ma non è un problema tagliar via interi rametti.
Possiamo anche essiccare l’origano, che manterrà il suo squisito profumo, perfetto da abbinare al pomodoro sia fresco che in salsa.
Il decotto realizzato con l’origano si dice abbia ottimi effetti per il benessere dell’organismo, anche se non è certo il miglior modo per apprezzare il sapore della pianta, può essere utile per curare mal di stomaco o problemi intestinali.
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