Il grillotalpa è un insetto ortottero appartenente alla famiglia dei Grillotalpidi (Gryllotalpa gryllotalpa Linnaeus).
Proprio per questo motivo, ha un corpo robusto, di colore scuro, dalla forma cilindrica e con peli corti. Il capo è formato da occhi piccoli e antenne corte. Il suo torace è più stretto rispetto al prototorace, che invece è possente e protetto da uno scudo composto da chitina (un componente naturalmente presente in molti insetti). Ha delle zampe non lunghe ma robuste, in particolar modo quelle anteriori.
Come gli altri grillotalpidi, anche il grillotalpa vive soprattutto sottoterra. Se vuole, può anche volare in caso di necessità, essendo dotato di ali. Ed è anche capace di nuotare.
Con le sue zampe anteriori riesce a scavare gallerie profonde anche 1 metro, e questo gli consente di fare danni ai tappeti erbosi, e di infestare i campi coltivati.
Si tratta di un parassita delle piante che può risultare molto pericoloso per le coltivazioni, ed è per questo motivo che occorre sempre prendere dei provvedimenti per contrastare la sua azione.
Salvaguardare il raccolto dei campi è possibile, sia con metodi di lotta biologica che chimica.
Per maggiori informazioni sull’argomento del grillotalpa e su come eliminare il grillotalpa dall orto, dai giardini e dai prati (inclusi quelli dei campi sportivi) invitiamo a proseguire la lettura del presente articolo.
Contenuti
Peculiarità del grillotalpa
L’insetto oggetto di questo articolo può risultare molto pericoloso per il benessere di molti tipi di vegetali.
I suoi terreni preferiti sono quelli umidi e sciolti, e li sceglie anche per generare la sua prole. La femmina depone 200-300 uova, e i piccoli per diventare adulti impiegano due anni, e fanno danni anche durante la loro fase di accrescimento.
Il grillotalpa ha anche dei predatori naturali: può essere mangiato da alcuni volatili e alcuni mammiferi.
Tra i suoi nemici naturali rientrano: il toporagno, il riccio, la talpa, l’upupa, il gatto, i rapaci e il merlo.
Tali predatori però non riescono a sterminarlo in modo definitivo: in genere, la colonia sopravvive nonostante i loro attacchi, pur venendo rallentata nello sviluppo. Pertanto, questi animali rendono se non altro meno gravi i danni delle infestazioni alle piante.
L’insetto grillotalpa scava la sua tana poco al di sotto della superficie del suolo, originando un cunicolo che ha il diametro di un dito, che si può notare anche dall’esterno, in quanto provoca un leggero rialzamento del terreno.
Si accoppia tra maggio e giugno, e il deposito delle uova si verifica in camere sottoterra più ampie rispetto alla tana. La femmina di grillotalpa rimane a sorvegliare tali camere, per permettere ai piccoli di nascere.
Si può nutrire di larve e di altri insetti, alcuni dei quali dannosi per i vegetali, ma siccome può a sua volta arrecare danni gravi alla vegetazione, va sempre combattuto quando infesta orti, giardini e prati.
Dove è diffuso il grillotalpa
Il grillotalpa si trova in tutto il territorio europeo, tranne in Corsica e in alcuni paesi del nord come Islanda, Norvegia e Finlandia. In più, è presente anche in Africa settentrionale e nell’Asia occidentale. Inoltre, per un errore umano è stato importato anche negli Stati Uniti orientali.
I danni del grillotalpa
Perché il grillotalpa è così pericoloso per i vegetali? Perché attacca le loro radici. Non solo le mangia, ma spesso le trancia perché altrimenti non potrebbe scavare le sue gallerie. In questo modo, le piante e altri vegetali subiscono dei danni gravi, che li porta a seccare: le radici, che appaiono morsicate diventano inadatte a garantire il loro nutrimento (soprattutto se si tratta di vegetali molto giovani).
Ad esempio, se un prato ingiallisce non va esclusa la possibilità che tale condizione sia dovuto proprio all’azione di questo parassita. Sempre a titolo di esempio, se una pianta di pomodori non è in condizioni ottimali, ciò potrebbe dipendere anche dalla presenza dei grillitalpa nel sottosuolo.
Quali piante dell’orto attacca
In genere, il grillotalpa attacca i terreni di orti e giardini, e ama molto recarsi in quei suoli composti da aiuole non curate, o manti erbosi altrettanto non perfettamente curati.
Non è un insetto completamente fitofago (non aggredisce solo i vegetali), ma come già evidenziato in precedenza, spesso si nutre delle radici di diversi vegetali, tra cui quelle di:
- Piante a fiore
- Erba dei prati
- Patata
- Pomodoro
- Carota
- Bietole
- Peperoni.
Le cause dei danni del grillotalpa
Quando il grillotalpa si manifesta nei campi, nei giardini e nei prati, i motivi possono essere i più disparati.
Di solito le ragioni che lo spingono a recarsi in un determinato terreno per rimanervi, sono determinate dalla cattiva manutenzione del tappeto erboso di un prato e con una scarsa cura delle aiuole. Ecco perché è importante controllare il terreno anche prima di seminare il prato .
Anche i residui di foglie secche, bucce di patate, i resti di carote, o di altre piante a fiori ed orticole, possono attrarre l’insetto in questione. Per questo motivo, andrebbero rimossi il prima possibile dal terreno, in quanto richiamano l’animaletto facendogli credere di potersi nutrire delle radici di tali resti.
Dal suolo sono da rimuovere anche i resti di piante che sono ricche di amido o altre sostanze di tipo organico: infatti, decomponendosi rendono il terreno più umido, e di conseguenza rendono tale terreno molto apprezzato dal grillotalpa.
Anche una concimazione fatta con compost poco maturo può essere la causa della presenza di questo parassita.
Come combattere il grillotalpa
Se parliamo di grillotalpa come combatterlo, o di grillotalpa come eliminarlo, appare evidente che l’argomento da trattare sia ” grillotalpa rimedi“. Ebbene, per contrastare l’azione del grillotalpa è possibile distruggere le sue gallerie e i suoi nidi mettendosi a vangare il terreno, soprattutto nel periodo compreso da fine maggio a tutto giugno.
Un altro sistema efficace, può essere quello di utilizzare esche avvelenate, cioè esche impregnate di carbammati aromatici. Si tratta di composti che sono molto tossici non solo per l’insetto, ma pure per l’ambiente in generale. Pertanto sono da usare solo in assenza di alternative meno nocive valide.
Vanno inserite nel terreno in modo da eliminare l’insetto mentre scava ed erode le radici. Le esche devono essere resti di patate, carote o mele (o altri vegetali). Allo scopo di ridurre il rischio tossicità per piante e suolo, possono essere introdotte in un contenitore interrato con dentro la sostanza impregnata del veleno.
Tali esche sono da posizionare al suolo nel periodo tra aprile e maggio, quando si verifica la deposizione delle uova. Successivamente, i grillitalpa morti vanno raccolti fin dalle prime ore del mattino, per evitare che gli uccelli possano morire nutrendosi di tali insetti avvelenati.
Come eliminare il grillotalpa dall’orto con lotta biologica
Se invece si vogliono usare altri metodi, va anche evidenziato che, sebbene i predatori naturali di questo insetto come alcuni mammiferi e volatili non risolvano il problema in modo definitivo, è possibile provare ad utilizzare anche altri organismi dannosi nei suoi confronti, come:
- I nematodi del genere Steinernema (scapterisci e carpocapsae);
- Il Larra bicolor;
- I carabidi appartenenti al genere Stenaptinus;
- La mosca rossa brasiliana;
- La Ormia depleta;
- Alcuni funghi, come: Beauveria bassiana e e Metarhizium anisopliae.
In casi più estremi, si possono anche escogitare soluzioni più efficaci. Ad esempio, quando il fenomeno è decisamente grave, e la presenza dei grillitalpa è quindi altissima, la lotta chimica spesso si rivela essere l’unica soluzione possibile per risolvere il problema.
Per quanto concerne l’uso di prodotti chimici, i grillitalpa rimedi indicati di seguito si rivelano particolarmente utili:
- Piretro (anche compatibile con l’agricoltura di tipo biologico);
- Methiocarb (è uno dei carbammati aromatici prima menzionati);
- Cherosene;
- Azadiractina.
Curiosità: grillotalpa rimosso con detersivo per piatti a Como
Come appurato nel precedente paragrafo, la lotta al grillotalpa può garantire sempre il massimo del successo: sconfiggerlo del tutto per impedire che aggredisca altri vegetali e che quindi faccia altri danni. È un’operazione che si può fare in tanti modi diversi anche a seconda della gravità della situazione.
I metodi più naturali sono da usare solo quando il fenomeno è ridotto, mentre nei casi più difficili i rimedi chimici, pur essendo inquinanti, possono garantire la risoluzione dell’inconveniente con grande successo.
Come più volte sottolineato in questo articolo, il grillotalpa attacca anche i tappeti erbosi: può quindi aggredire anche quelli dei campi da golf e di calcio, e far seccare l’erba. Una volta danneggiata in modo irreparabile, l’erba può sempre essere sostituita, ma se non si combatte l’azione del grillotalpa, fare ciò servirebbe a poco.
Nel 2011, allo stadio “Sinigalia” il grillotalpa aveva fatto danni al manto erboso del campo in cui la squadra di calcio del Como gioca le sue partite “in casa”. Per questo motivo, la società della squadra incaricò la ditta Ideal Prati di Montorfano ad eliminare il parassita.
Probabilmente, la presenza dell’insetto era stata determinata dalla presenza di acqua sotto al campo.
A prescindere dal motivo che ha spinto il grillotalpa ad aggredire il campo di gioco del Como, la ditta incaricata per combatterlo ha utilizzato una miscela con alcuni prodotti chimici omologati dal Ministero della Salute, e con del detersivo per piatti della marca Last.
La schiuma prodotta da questo particolare detersivo è risultata fatale per gli insetti, grazie ai fosfati presenti nel detergente.
Per combattere il grillotalpa si era giunti ad usare anche dieci flaconi di detersivo al giorno, spruzzati all’interno delle gallerie scavate da tali esserini. La quantità di insetti morti raccolti è stata impressionante, e alla fine tutto è tornato alla normalità, con la squadra comasca che ha potuto tornare a giocare le sue partite sul rettangolo verde dell’impianto sportivo lombardo.
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