Le talee sono frammenti di piante tagliati appositamente e messi in un terreno o in acqua allo scopo di rigenerare le parti mancanti. In questo modo viene originata una nuova pianta. Nella maggior parte dei casi la talea consiste in un rametto dal quale ci si attende che sviluppi proprie radici chiamato anche ramoscello da trapianto.
La riproduzione per talea è quindi una tecnica che sfrutta le grandi proprietà rigenerative delle piante e dei vegetali in genere: le cellule dei vegetali sono infatti totipotenti, capaci dunque di rigenerare le parti che le mancano meglio rispetto alle cellule del regno animale.
Questa tecnica di moltiplicazione vegetativa può essere effettuata a cominciare da una foglia, un fusto, una radice o un ramoscello da trapianto.
Come fare per riprodurre per talea? In questo articolo l’obiettivo è proprio quello di spiegare meglio l’argomento inerente a questa tecnica, molto utilizzata per riprodurre piante.
Caratteristiche della riproduzione per talea
La riproduzione per talea è un sistema per riprodurre piante che permette di ricavare una nuova pianta staccando alcune parti di un esemplare adulto.
Molte piante sono più facilmente riproducibili con questa tecnica rispetto ad altre, per le quali sono invece richieste maggiori capacità tecniche ed esperienza per procedere con la tecnica in questione.
Il taglio effettuato per ricavare la talea permette di stimolare la rigenerazione della pianta, la quale sarà il clone di quella a cui è stato effettuato il taglio. Possiederà infatti il suo stesso DNA.
Questa rigenerazione delle parti mancanti della talea è possibile per la presenza di tessuti indifferenziati, detti meristemi, che sono presenti in diverse aree della pianta (e sono appunto le radici, i rami, i fusti e le foglie, ossia le parti con cui è possibile procedere con il taleaggio).
Come si esegue la riproduzione per talea
Prima di eseguire qualsiasi tecnica di riproduzione per talea, è bene informarsi bene come fare a seconda del tipo di vegetale. Infatti, in base alla pianta o al vegetale, è possibile procedere in un determinato modo:
Talee semilegnose
Il periodo estivo o la tarda primavera sono le stagioni più indicate per procedere con la tecnica delle talee semilegnose: si prelevano delle parti di ramo di 10-15 centimetri circa lignificate parzialmente, tagliandole assieme ad un suo nodo, e poi si rimuovono le foglie per evitare che le talee concentrino le loro energie per svilupparsi in altezza quando invece servono per lo sviluppo radicale.
Fatto questo, i rametti tagliati per fare la talea devono essere interrati inserendo il loro nodo ad esempio in una miscela di terriccio e sabbia, oppure di torba e perlite.
Proprio dal nodo si svilupperanno nuove radici. Si consiglia di eseguire l’operazione quando la temperatura non è superiore ai 35 gradi, per evitare che la talea debba combattere contro l’eccessivo caldo.
La riproduzione per talea semilegnosa è perfetta per gli arbusti come quelli da siepe (lauro, photinia red robin…), ma anche per le piante rampicanti robuste.
Talea legnosa
La talea legnosa si pratica invece tra novembre e dicembre prima delle gelate, oppure alla fine del periodo invernale. Si esegue in modo simile alla tecnica della talea semilegnosa, in questo caso prelevando porzioni di arbusto nate nell’anno precedente.
Se si toglie una piccola parte di corteccia e di foglie dalla zona in basso del ramoscello da trapianto, si facilita la sua radicazione.
La tecnica in questione è usata per la riproduzione per talea di determinati grandi arbusti e di piante ad alto fusto.
Talee erbacee
Le talee erbacee vengono invece effettuate in primavera. Si procede con il taglio di una piccola parte verde del vegetale da riprodurre, per poi interrarla in vaso con terriccio o con una apposita miscela, rispettando il verso che aveva prima che venisse effettuato il taglio.
Questo è un tipo di talea perfetto per le piante perenni o annuali di tipo erbaceo, ma anche per piccoli arbusti quali ortensia, rosmarino , lavanda, ma anche per acanthus, geranio e primula.
Talee di radice
Le talee di radice sono invece poco praticate, e in genere si effettuano a fine inverno oppure in primavera. Si procede prendendo una porzione delle radici che misuri pochi centimetri, mettendola in acqua o in un terriccio drenante, e interrandola in modo non molto profondo.
Una volta radicata, la piantina ottenuta potrà essere messa in dimora (in vaso o all’aperto). La tecnica in questione si rivela particolarmente adatta per la menta, l’edera, il potos e tutte le altre piante che attecchiscono facilmente.
Si precisa che normalmente il taglio dei rami o dei fusti collocati in basso per effettuare la talea, viene eseguito in modo perpendicolare al ramo. Se però si desidera ottenere una talea dalle parti poste all’apice della pianta, il taglio viene generalmente eseguito a 45 gradi.
Su quali piante si può effettuare la riproduzione per talea
La tecnica talea si può eseguire su un gran numero di piante. In diversi casi, sono in molti a poter effettuare con successo il procedimento richiesto, perché non sono necessarie particolari competenze. Per altri tipi di piante è invece fondamentale l’intervento di persone esperte, dal momento che in certi casi le talee necessitano di una stimolazione ormonale affinché possano produrre nuove radici. Inoltre, ci sono altri tipi di talee che per poter radicare necessitano di condizioni specifiche di clima e terreno.
Quali sono le piante che si prestano meglio alla riproduzione per talea? Ne elenchiamo alcune di seguito:
- La talea in acqua è indicata per quelle parti di piante che possono appunto sviluppare radici in acqua. I vegetali più adatti a tale scopo sono: alcune piante erbacee e alcune piante aromatiche o altre talee
- Per la talea verde, prelevando e interrando una parte verde delle piante erbacee o con legno tenero (in quest’ultimo caso prendendo una parte non matura dello stelo) sono indicati, tra gli altri, i seguenti vegetali: rosmarino, ginepro, cipresso, tasso, lavando, ginestra, aloe vera, deuzia, filadelfo, forsizia, avelia, menta, basilico. Alcuni di questi vegetali possono anche radicare in acqua, ma in quest’ultimo caso potrebbero aumentare i rischi di marciume, quindi è meglio metterli in un terreno o in una miscela, come quella di terriccio e torba.
- Per la talea semilegnosa si prestano bene le seguenti piante: camelia, berberis, elegno, pittosporo, fotina, agrifoglio, azaela, maonia, viburno, rododentro, rosa, boungaville. Per quanto concerne la talea di rose, è possibile effettuarla sia dal ramo (semilegnosa) che dalla foglia (talea verde).
- Nellla talea legnosa sono adatte, tra le altre, le seguenti piante: elegno, salice, magnolia, ligusto, piracanto, sambuco, bosso, buddleia, acubo, biancospino…
- Come già evidenziato in precedenza, per la talea di radice sono indicate quelle piante che attecchiscono in modo facile (potos, menta, edera, ecc.).
Eseguire la tecnica della talea: esempio
A titolo di esempio, di seguito spieghiamo la procedura per effettuare la moltiplicazione vegetale del gelsomino.
Il gelsomino è molto facile da moltiplicare in questo modo. Si può procede nel modo seguente (meglio se in autunno o in primavera):
- Asportare alcuni rami dalla pianta madre, da dividere in parti che hanno una lunghezza di circa 10 centimetri.
- Preparare un miscuglio di terriccio e torba da inserire in un vaso.
- Interrare i rametti nel vaso per circa 3 centimetri.
- Tenere il vaso in una zona ombreggiata, possibilmente con un clima compreso tra i 12 e i 20 gradi.
- Annaffiare con poca acqua subito dopo averla interrata.
- Ricoprire la talea con un telo plastificato sul quale effettuare prima alcuni fori.
- Ogni due giorni, rimuovere il telo e verificare l’umidità del terreno.
- Se il terreno è asciutto, irrigare la pianta.
- Quando si noteranno piccoli germogli, vorrà dire che la pianta avrà messo le radici. Una volta radicata, la pianta potrà essere piantata nel suo vaso definitivo, oppure in un terreno.
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