Stitichezza bambini: una guida sui rimedi per la stipsi.
Per stipsi si intende la difficoltà nell’espellere le feci per il periodo di almeno un mese da parte dei lattanti e dei bambini da 1 a 4 anni, e di due mesi per i bimbi più grandi.
Questa condizione, identificata comunemente anche come stitichezza dei bambini, porta i bimbi a produrre cacca dura, che causa dolore, e questo può contribuire a scoraggiarli a defecare. Si tratta di un fenomeno molto diffuso tra i piccini, e non a caso una parte significativa delle visite mediche deriva da questo disturbo.
Contenuti
Stipsi nei bambini: cause comuni della stipsi
Normalmente, la stitichezza bambini si verifica sottoforma di stipsi funzionale. Si tratta del tipo più comune, e può derivare da:
- Problemi alimentari: insufficiente assunzione di acqua o di fibre (frutta, verdure, cereali).
- Problemi comportamentali: lo stress (magari scaturito dalla nascita di un fratellino), il disprezzare l’uso del WC, il desiderio di controllo, sono alcune delle cause che possono generare stipsi. Inoltre, i bambini possono trattenere le feci per non interrompere un gioco, oppure perché provano dolore.
Se il piccolo ha l’abitudine a non evacuare con frequenza, il suo retto si allunga allo scopo di accumulare le feci, e questo produce due risultati: la riduzione della necessità di evacuazione, e l’indurimento delle feci.
Se le feci accumulate si induriscono, esse potrebbero bloccare il passaggio di altre feci (condizione chiamata impatto fecale). In questa situazione, può anche succedere che, nel retto del piccino, le feci più morbide che sormontano quelle indurite, possano scavalcare la ritenzione, con il risultato di macchiare gli indumenti intimi. I genitori potrebbero pensare che si tratti di diarrea, quando in realtà il piccolo soffre di stipsi.
Cause meno comuni della stipsi nei bambini
In situazioni più rare, la stipsi dei bambini deriva da problemi fisici, da un farmaco, o da una tossina. In questi ultimi casi, viene detta stipsi organica.
Il disturbo fisico più comune che provoca stitichezza nei bambini, intesa come stipsi organica, è la malattia di Hirschsprung, che riguarda una trasmissione nervosa non adeguata all’intestino crasso.
Altre cause possono essere: difetti congeniti anali, disturbi metabolici, fibrosi cistica, disturbi ormonali, problemi al midollo spinale, disturbi intestinali (celiachia, allergia al latte vaccino, ecc.), farmaci antidolorifici, tossine (come il piombo, o quelle che provocano botulismo infantile).
Valutazioni del medico
La prima cosa che un medico cerca di capire, è se la stipsi del bambino sia funzionale (derivi da problemi di dieta oppure da cause comportamentali) oppure organica (sia scaturita da un problema fisico, una tossina o un farmaco).
Il medico potrebbe dedurre che si tratti di una causa organica, qualora si siano manifestati i seguenti campanelli d’allarme:
- Assenza di evacuazione nei primi 1-2 giorni dopo la nascita;
- Calo ponderale (perdita di peso), oppure crescita insufficiente;
- Poco appetito;
- Presenza di sangue tra le feci;
- Vomito;
- Febbre;
- Gonfiore dell’addome, o dolore alla pancia;
- Perdita di tono muscolare e riduzione della capacità di suzione (assumere liquidi con le labbra tramite aspirazione;
- Per i bimbi più grandi: incontinenza urinaria, mal di schiena, problemi a camminare o gambe deboli;
Se manifestano i segnali di allarme prima esposti, i bambini infatti devono essere subito sottoposti a visita medica.
Stitichezza dei bambini: trattamento della stipsi
Come effettuare il trattamento ad un problema come la stitichezza nei bambini? La risposta è che dipende dalla causa.
Per la stipsi organica, si procede alla correzione o alla eliminazione del disturbo fisico, del farmaco, oppure della tossina che ha provocato il tutto.
Per ciò che riguarda la stipsi funzionale, il medico potrà, a seconda dei casi:
- Raccomandare di modificare l’alimentazione del piccolo;
- Cercare la migliore soluzione per le modifiche del comportamento del bambino;
- Utilizzare i farmaci per rendere le feci più morbide, o i lassativi.
Modifica dell’alimentazione
Per ciò che riguarda le variazioni della dieta per combattere la stitichezza bambini, esse comprendono:
- L’assunzione giornaliera di 30-120 ml di succo di pera, mela o prugna.
- Per i bimbi di età inferiore ai 2 mesi, l’aggiunta di sciroppo di mais al latte artificiale , sia la mattina che la sera. Per maggiori dettagli leggi la guida al migliore latte artificiale per il tuo bambino .
- L’aumento del consumo di frutta, verdure e cereali contenenti molte fibre.
- La riduzione di latte e derivati, prodotti che possono incentivare la stipsi.
Modifiche del comportamento
Le modifiche comportamentali, possono essere d’aiuto alla modifica dei comportamenti dei bimbi più grandi. Possono riguardare i seguenti accorgimenti:
- Invitare i bambini senza pannolino di stare seduti sulla tazza del gabinetto per almeno 5 minuti dopo aver mangiato, e incoraggiarli se compiono progressi.
- Interrompere, provvisoriamente, l’educazione a usare il water fino alla risoluzione del problema della stitichezza.
Uso di farmaci e lassativi
Quando la stitichezza nei bambini non si risolve né con il cambio della dieta e nemmeno con le modifiche comportamentali, il medico potrebbe raccomandare l’assunzione di farmaci o lassativi.
I farmaci, possono contribuire a rendere le feci più morbide, facilitando l’evacuazione del piccolo. In genere, il medico può raccomandare l’uso dei seguenti prodotti farmaceutici: polietilenglicole, lattulosio, latte di magnesia, olio minerale, bisacodile, senna. In genere, si tratta di farmaci da banco, ma i dosaggi devono essere abbastanza precisi, e basarsi sull’età del bambino, sul suo peso e sulla gravità della stipsi. Questi farmaci devono essere adoperati con l’obiettivo di far espellere feci morbide al piccolo, una volta al giorno.
Qualora il bimbo fosse affetto dal fenomeno prima descritto di impatto fecale, il medico potrebbe raccomandare l’uso di blandi clisteri e agenti (quali ad esempio l’olio minerale oppure il polietilenglicole) da assumere oralmente, accompagnati da una grande quantità di liquidi (acqua o altro).
Qualora questi tipi di trattamento risultassero inefficaci, potrebbe essere necessario ricoverare il bambino in ospedale, allo scopo di rimuovere la ritenzione.
In genere però, i trattamenti farmaceutici prima esposti non sono necessari per i più piccoli. Infatti, talvolta è sufficiente utilizzare una supposta con glicerina.
Inoltre, una volta risolto il problema, per mantenere la regolarità delle evacuazioni, alcuni bambini potrebbero avere bisogno di assumere degli integratori alimentari di fibra (come lo psillio). Si tratta di prodotti che si trovano in farmacia o parafarmacia, e non richiedono la ricetta medica. Affinché facciano effetto, è anche importante accertarsi quotidianamente che i piccoli bevano almeno tra i 900 e i 1800 ml di acqua ogni giorno.
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